Sanremo non è solo musica, tra gli eventi collaterali durante il Festival c’è Veronica Maya con la Glamour Week, appuntamento per tutti gli amanti del fashion
Veronica Maya nello spazio di Casa Sanremo conduce la Glamour Week, dedicata al connubio indissolubile tra moda e musica. Un’occasione non solo per commentare i look dei big del Festival, ma anche per conoscere i nuovi brand.
Veronica, da qualche anno sei un ospite fisso qui a Sanremo…
E’ sempre bello tornarci e lo faccio con piacere. Ho lavorato tante volte in programmi in diretta da Casa Sanremo per varie iniziative. Ricordo l’edizione di tre anni fa, quando avevo Katia, l’ultima dei miei figli, e l’ho portata con me nel backstage vivendo così una doppia emozione. Sanremo abbraccia altre realtà oltre alla musica, è sempre più attenta al fashion e al glamour e questa è una bella opportunità per i nuovi brand.
Tra le tante volte qui a Sanremo, quale edizione ti è piaciuta di più e secondo te come è cambiato il Festival?
I migliori Festival risalgono all’epoca di Bonolis, poi da lì c’è stata una bella rivoluzione. Certo, ogni Direttore Artistico ha la sua peculiarità. Non lo dico perché devo, ma perché lo penso veramente, la direzione artistica è fondamentale e Baglioni è molto amato. Anche questo Sanremo avrà i suoi detrattori e consumatori e come dicono i numeri, un italiano su due guarda Sanremo.
A proposito, quale look tra quelli dei big in gara ti incuriosisce di più?
Mi incuriosisce Paola Turci che da qualche anno porta elegantemente gli smoking scollati, ma anche Arisa o Anna Tantangelo, sono loro che guarderò con maggior attenzione. Poi ci sono icone come Patty Pravo o Loredana Bertè, ma per loro la rottura è già annunciata. Certo, non mi metterò a criticare, però studierò e scruterò la gente che sa portare le mode. Sanremo è come un grande ripetitore, tutto ciò che accade ha successo.
Ritornerai con “Quelle Brave ragazze”?
Non so se il programma ritornerà, spero di sì, perché in Rai stanno cambiando molte cose. Ormai il programma è un brand e sono contenta che abbia vinto un premio come miglior programma estivo. Un po’ mi pesa lavorare in estate, perché vorrei stare con la mia famiglia, però lavorando bene con il mio gruppo è un sacrificio che farei!
La canzone di Sanremo che porti nel cuore?
Sono tante, sopratutto quelle che non hanno vinto e che risenti spesso perché le ascoltano i tuoi figli o perché te le hanno tramandate i tuoi genitori o perché ti ricordano un periodo particolare della tua vita. Per esempio “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri… ricordo questo viaggio dei miei genitori che in macchina andarono a vedere il Festival, io ero piccola e rimasi a casa. Ricordo il sogno del racconto di quell’edizione! Certo, tanti anni fa non immaginavo tutto questo, oggi molti degli artisti sono miei amici ed è bello poter raccontare tutto questo ai miei figli un domani.
E sicuramente non ti dispiacerebbe condurre un Festival di Sanremo …
Non nascondo che mi piacerebbe poter stare su quel palco come co-conduttrice, vorrei provare quell’adrenalina di cui tutti parlano, poter scendere quelle scale… Una magia! Ma c’è sempre tempo.
Roberto Puntato