Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov nella riscrittura di Letizia Russo con protagonista Michele Riondino, in scena dal 22 gennaio al Teatro Eliseo
Il Teatro Eliseo di Roma ospita dal 22 gennaio al 3 febbraio Il Maestro e Margherita, il capolavoro di Michail Bulgakov nella riscrittura di Letizia Russo.
Una produzione TEATRO STABILE DELL’UMBRIA con il contributo speciale della Brunello Cucinelli Spa, in occasione dei 40 anni di attività dell’impresa, con le scene e i costumi di Marta Crisolini Malatesta, le luci di Simone De Angelis e le musiche originali di Giacomo Vezzani.
Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. Un eterogeneo gruppo di attori capitanati da Michele Riondino nel ruolo di Woland, dà vita alle straordinarie, magiche e perturbanti pagine di Michail Bulgakov.
La regia è di Andrea Baracco, che spiega: Si passa in un attimo dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all’interrogarsi su quale sia la natura dell’uomo e dell’amore. Basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell’impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si piange, spesso si ride e piange nello stesso momento. Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre.
Quello che rende l’uomo veramente diverso da qualsiasi altro animale è la sua capacità di immaginare e credere in cose che non esistono – scrive Letizia Russo nelle sue note – Divinità, valori, ideologie, saldano i rapporti tra gli uomini e danno forma alle società, permettendo a migliaia, milioni di persone, di muoversi nella stessa direzione. Condividere questi pilastri immateriali è un atto di fede involontario che garantisce la sopravvivenza delle comunità umane. E assegna un ruolo a ogni individuo, che nelle circostanze specifiche del sistema immaginato dalla sua comunità può ritrovarsi vittima o carnefice, dalla parte della ragione o da quella del torto. Ma cosa succede se qualcosa, o qualcuno, arriva ad inoculare i semi del caos nelle maglie di una struttura umana formata e solida? Succede che la natura del singolo e, a cascata, la struttura sociale, rivelano le loro parti più nascoste, le loro possibilità inaspettate, le loro contraddizioni impresentabili. ‘Il Maestro e Margherita’, tra i tanti temi che affronta, ci parla anche di questo, di come l’immaginazione umana sia un’arma potente e fragile, in grado di erigere strutture grandiose ma incapace di contenere davvero il Mistero.
Oltre a Michele Riondino, il cast comprende Francesco Bonomo nei panni del Maestro e di Ponzio Pilato, Federica Rosellini in quelli di Margherita, e ancora Giordano Agrusta, Carolina Balucani, Caterina Fiocchetti, Michele Nani, Alessandro Pezzali, Francesco Bolo Rossini, Diego Sepe e Oskar Winiarski.
Zerkalo Spettacolo