Annunciati i vincitori dei Golden Globe 2019, i premi più importanti del cinema americano dopo gli Oscar, assegnati dalla Hollywood Foreign Press Association. Un’edizione non certamente priva di sorprese, che ha visto tornare a casa (quasi) a mani vuote alcune delle opere più quotate nei pronostici e prevalere altre meno amate dalla critica, ma di grande successo al botteghino.
E’ il caso di Bohemian Rhapsody, pellicola dai grandi incassi in tutto il mondo ma bistrattata dalla critica specializzata, che ha vinto inaspettatamente il Golden Globe per il miglior film drammatico e per l’interpretazione di Rami Malek nel ruolo di Freddie Mercury.
Più atteso il trionfo di Green Book di Peter Farrelly nella sezione miglior film commedia o musical: il racconto dell’amicizia tra un musicista di colore e il suo autista bianco nell’America segregata degli Anni 60 vince per il miglior film, la migliore sceneggiatura e il migliore attore non protagonista a Mahershala Ali.
Colpo di scena anche per la categoria miglior attrice protagonista in un film drammatico: la favoritissima Lady Gaga per la sua interpretazione in A star is born è battuta dalla veterana Glenn Close per il film The Wife – Vivere nell’ombra.
Il film con Lady Gaga e Bradley Cooper esce in realtà con le ossa rotte dalla serata dei Golden Globe: delle sue cinque candidature (migliore attrice drammatica, migliore canzone, miglior film drammatico, miglior regia, migliore protagonista drammatico), si porta a casa solo il premio per la migliore canzone, Shallow, scritta da Gaga insieme a Mark Ronson e cantata assieme a Bradley Cooper.
Assolutamente meritati invece il Golden Globe ad Olivia Colman come migliore attrice protagonista in una commedia o musical per il bellissimo La favorita di Yorgos Lanthinos e a Christian Bale come protagonista nella stessa categoria con la sua interpretazione di Dick Cheney, ex vice presidente americano sotto George W. Bush, in Vice di Adam McCay.
Il geniale film del regista di La grande scommessa è in realtà l’altro grande sconfitto dei Golden Globe 2019, portandosi a casa una sola statuetta nonostante avesse ottenuto il maggior numero di candidature. Ottimo invece il risultato per Roma di Alfonso Cuarón, vincitore del Leone d’Oro a Venezia 2018, premiato come miglior film straniero e per la miglior regia.
Gli esiti dei Golden Globe non possono che concentrare le nostre attenzioni sui prossimi Oscar, spingendoci a qualche previsione, in attesa del 22 gennaio, data in cui sarà annunciato l’elenco completo delle nomination, e del 24 febbraio, in cui avrà luogo la cerimonia di premiazione.
Se l’unico premio a sembrare assicurato è quello per il miglior film straniero, che con tutta probabilità andrà a Cuarón e al suo Roma (che potrebbe aggiudicarsi, meritatamente, anche quello per la miglior regia), saranno certamente Green Book, Bohemian Rapsody e La Favorita i tre più papabili nella corsa al miglior film.
Tra Christian Bale e Rami Malek, i due favoritissimi per il premio al miglior attore protagonista, noi preferiamo senza dubbio il primo, anche se la spinosa interpretazione del secondo nei panni dell’icona dei Queen potrebbe risultare una scelta più facile e quasi “d’obbligo”.
Altre certezze saranno l’Oscar per la migliore attrice protagonista ad Olivia Colman per La favorita e la statuetta per la migliore canzone a Shallows per A star is Born, che probabilmente rimarrà a bocca asciutta anche durante la serata al Dolby Theatre.
Vincitori dei Golden Globe 2019
Miglior film drammatico
BlacKkKlansman
Black Panther
Bohemian Rhapsody
Se la strada potesse parlare
A Star Is Born
Miglior film commedia o musicale
Crazy & Rich
La favorita
Green Book
Il ritorno di Mary Poppins
Vice – L’uomo nell’ombra
Miglior serie drammatica
The Americans
Bodyguard
Homecoming
Killing Eve
Pose
Miglior serie commedia o musicale
Barry
The Good Place
Kidding – Il fantastico mondo di Mr. Pickles
Il metodo Kominsky
Ta fantastica signora Maisel
Miglior mini-serie o film per la televisione
L’alienista
L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story
Escape at Dannemora
Sharp Objects
A Very English Scandal
Migliore attrice in un film drammatico
Glenn Close per The Wife – Vivere nell’ombra
Lady Gaga per A Star Is Born
Nicole Kidman per Destroyer
Melissa McCarthy per Copia originale
Rosamund Pike per A Private War
Miglior attore in un film drammatico
Bradley Cooper per A Star Is Born
Willem Dafoe per Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità
Lucas Hedges per Boy Erased – Vite cancellate
Rami Malek per Bohemian Rhapsody
John David Washington per BlacKkKlansman
Migliore attrice in un film commedia o musicale
Olivia Colman per La favorita
Elsie Fisher per Eighth Grade
Charlize Theron per Tully
Constance Wu per Crazy & Rich
Emily Blunt per Il ritorno di Mary Poppins
Miglior attore in un film commedia o musicale
Christian Bale per Vice – L’uomo nell’ombra
Lin-Manuel Miranda per Il ritorno di Mary Poppins
Viggo Mortensen per Green Book
Robert Redford per The Old Man and the Gun
John C. Reilly per Stan & Ollie
Miglior attrice in una serie drammatica
Caitriona Balfe per Outlander
Elisabeth Moss per The Handmaid’s Tale
Sandra Oh per Killing Eve
Julia Roberts per Homecoming
Keri Russell per The Americans
Miglior attore in una serie drammatica
Jason Bateman per Ozark
Stephan James per Homecoming
Billy Porter per Pose
Richard Madden per Bodyguard
Matthew Rhys per The Americans
Miglior attrice in una serie commedia o musicale
Kristen Bell per The Good Place
Candice Bergen per Murphy Brown
Alison Brie per GLOW
Rachel Brosnahan per La fantastica signora Maisel
Debra Messing per Will & Grace
Miglior attore in una serie commedia o musicale
Sacha Baron Cohen per Who Is America?
Jim Carrey per Kidding – Il fantastico mondo di Mr. Pickles
Michael Douglas per Il metodo Kominsky
Donald Glover per Atlanta
Bill Hader per Barry
Miglior attrice in una mini-serie o film per la televisione
Amy Adams per Sharp Objects
Patricia Arquette per Escape at Dannemora
Connie Britton per Dirty John
Laura Dern per The Tale
Regina King per Seven Seconds
Miglior attore in una mini-serie o film per la televisione
Antonio Banderas per Genius: Picasso
Daniel Bruhl per L’alienista
Darren Criss per L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story
Benedict Cumberbatch per Patrick Melrose
Hugh Grant per A Very English Scandal
Migliore attrice non protagonista
Amy Adams per Vice – L’uomo nell’ombra
Claire Foy per First Man – Il primo uomo
Regina King per Se la strada potesse parlare
Emma Stone per La favorita
Rachel Weisz per La favorita
Miglior attore non protagonista
Mahershala Ali per Green Book
Timothee Chalamet per Beautiful Boy
Adam Driver per BlacKkKlansman
Richard E. Grant per Copia originale
Sam Rockwell per Vice
Miglior attrice non protagonista in una serie
Alex Borstein per La fantastica signora Maisel
Patricia Clarkson per Sharp Objects
Penelope Cruz per L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story
Thandie Newton per Westworld
Yvonne Strahovski per The Handmaid’s Tale
Miglior attore non protagonista in una serie
Alan Arkin per Il metodo Kominsky
Kieran Culkin per Succession
Edgar Ramirez per L’assassinio di Gianni Versace – American Crime Story
Ben Whishaw per A Very English Scandal
Henry Winkler per Barry
Miglior regista
Bradley Cooper per A Star Is Born
Alfonso Cuaron per Roma
Peter Farrelly per Green Book
Spike Lee per BlacKkKlansman
Adam McKay per Vice – L’uomo nell’ombra
Miglior film d’animazione
Gli Incredibili 2
L’isola dei cani
Mirai
Ralph spacca Internet
Spider-Man – Un nuovo universo
Migliore colonna sonora originale
Marco Beltrami per A Quiet Place – Un posto tranquillo
Alexandre Desplat per L’isola dei cani
Ludwig Göransson per Black Panther
Justin Hurwitz per First Man – Il primo uomo
Marc Shaiman per Il ritorno di Mary Poppins
Miglior film straniero
Capharnaüm
Girl
Opera senza autore
Roma
Un affare di famiglia
Migliore canzone originale
All the Stars da Black Panther
Girl in the Movies da Dumplin’
Requiem for a Private War da A Private War
Revelation da Boy Erased – Vite cancellate
Shallow da A Star Is Born
Migliore sceneggiatura
Alfonso Cuaron per Roma
Deborah Davis & Tony McNamara per La favorita
Barry Jenkins per Se la strada potesse parlare
Adam McKay per Vice – L’uomo nell’ombra
Brian Hayes Currie, Peter Farrelly & Nick Vallelonga per Green Book
Cecil B. DeMille Award
Jeff Bridges
Roberto Puntato