E’ la vigilia di Natale e Holly Burns (Julia Roberts) si ritrova nel giardino di casa suo figlio maggiore Ben (Lucas Hedges), frutto del suo primo matrimonio e in cura presso un centro di recupero per tossicodipendenti. Il ragazzo dice che il suo sponsor gli ha permesso di passare il Natale a casa e che sono 77 giorni che non si droga. Holly vorrebbe crederci con tutto il cuore e l’atteggiamento sicuro di Ben la bendispone. Pian piano, però, la donna si accorge che qualcosa non va, ma è pronta a tutto pur di aiutare suo figlio.
Presentato alla tredicesima Festa del Cinema di Roma nella sezione Alice nella città, Ben is Back è la coinvolgente storia di una madre coraggio, che si aggrappa con le unghie alla speranza di potersi fidare nuovamente del figlio tossicodipendente.
Il film di Peter Hedges (Schegge di April) si regge soprattutto sulle ottime interpretazioni di Julia Roberts e di Lucas Hedges, figlio del regista e candidato all’Oscar per Manchester by the sea, che duettano sullo schermo con intensità e convinzione. Il film rende efficacemente sullo schermo cosa significhi per un genitore avere a che fare con un figlio tossicodipendente, ma anche i faticosi tentativi di quest’ultimo di riprendere in mano la propria vita lottando con i propri mostri interiori.
La sceneggiatura è certamente ben scritta e descrive con asciutta incisività i mutevoli stati emotivi di Ben e le difficoltà di una madre nell’aiutare un figlio caduto nel vortice della droga, ma che cerca di riabilitarsi. Peccato che il finale thriller, che vede Holly cercare Ben in automobile durante la notte, sia piuttosto forzato e il personaggio della madre assuma caratteri troppo eroici e poco credibili in riferimento alla situazione descritta.
Ciò nonostante Ben is Back è un lavoro ammirevole per la sua capacità di non cedere mai alle tentazioni del melodramma, pur restando ancorato ai personaggi, alle loro fragilità e ai loro tormenti, e di descrivere con grande verosimiglianza un contesto familiare segnato dal dolore ma non disposto a piegarsi.
Buona inoltre la scelta di non dare troppe spiegazioni sul passato dei personaggi, lasciandoci intuire dai loro sguardi i momenti drammatici trascorsi, e fornendoci diversi preziosi elementi in itinere (vedasi la scena che rivela l’origine della dipendenza di Ben). Efficacissimi inoltre i dialoghi, che giocano abilmente con i registri dell’ironia e della tensione drammatica e che rendono assolutamente coinvolgenti i momenti di tenerezza e di scontro fra i personaggi.
Ben is Back è dunque un film assolutamente da vedere, di sicuro uno dei migliori presenti in sala durante l’ormai prossimo periodo natalizio. Dal 20 dicembre con Notorious Pictures.
Alberto Leali