Alessandra Amoroso miglior artista femminile dell’anno al Premio Roma Videoclip 2019, la kermesse romana che celebra il connubio tra cinema e musica
Timbro inconfondibile, amatissima dai fan e regina delle vendite, Alessandra Amoroso è una delle artiste più premiate del nostro panorama musicale. La incontriamo alla sedicesima edizione del Premio Roma Videoclip, la nota kermesse romana che celebra il connubio tra cinema e musica, ideata e diretta da Francesca Piggianelli, dove riceve il Premio come miglior artista femminile dell’anno.
Assieme a lei, tra i prestigiosi premiati, il cantautore e regista Federico Zampaglione, col quale Alessandra duetta nel brano Due destini: <<E’ bello che il destino mi abbia fatto incontrare questo grande artista, è una persona splendida e sono felice di averlo nella mia vita!>>, dice la cantante, che si prepara ad un 2019 ricco di sorprese.
Alessandra, che effetto fa riceve un altro premio così importante?
Sono molto felice e non me lo aspettavo! Vedo questi 10 anni di carriera come un percorso prezioso, in cui non si finisce mai di imparare e questo premio è un altro tassello che aggiungo al mio puzzle di esperienze. Ho avuto la possibilità di stare accanto a molti artisti, di conoscere le loro storie, anche al di fuori del lavoro, e con molti di loro sono nate davvero delle splendide amicizie. Sono felice di quello che mi hanno dato, ma ancora di più devo ringraziare il mio pubblico, che mi ha tenuto la mano da quel lontano 2009, in cui sono entrata alla scuola di Amici.
I fan sono insomma una colonna portante della tua vita…
Assolutamente sì. I bei traguardi che ho raggiunto non sono solo merito mio, ma sono frutto di un grande lavoro di squadra; quindi sono io a dire grazie al mio staff e soprattutto alla mia “big family”, che mi ama e mi sostiene sempre. Pensa che abbiamo persino scritto un libro insieme, pur essendo sparsi per l’Italia. Però è la musica che ci unisce.
In questi 10 anni come sono cambiate Alessandra e la sua musica?
Alessandra penso sia peggiorata (ride)! Sicuramente sono cresciuta, e non solo anagraficamente; ho delle consapevolezze e delle esigenze diverse rispetto a 10 anni fa e mi sento più matura. La mia musica è in eterna evoluzione, amo scoprire e apprezzare suoni nuovi. Di certo non farò mai trap, ma magari ci posso provare… (ride). D’altronde, bisogna sperimentare un po’ tutto, l’importante è saperlo far proprio e non fermare mai la propria crescita artistica.
Cosa puoi anticiparci del nuovo tour che è ormai alle porte?
Sarà un tour meraviglioso e pieno di sorprese. Sono molto felice e non vedo l’ora di poter dire grazie a tutta l’Italia che mi sostiene e fa il tifo per me. Per i miei fan mi faccio in quattro e ascolto sempre i loro consigli; pensa che li ho persino coinvolti nelle mie scalette, per non dimenticare i loro brani preferiti. Ci veniamo sempre incontro e anche nel nuovo tour manterrò questa linea.
Perché un’artista come te non è mai andata a Sanremo?
Sanremo? Beh, sono loro che non mi hanno mai chiamato. In realtà questa macchina enorme mi emoziona e al contempo mi spaventa, l’ho sempre vissuta indirettamente e non so come potrei reagire coinvolta in prima persona. Per parteciparci aspetterò il momento giusto.
Roberto Puntato