Lo spettacolo torna in scena alla Sala Umberto di Roma il 22 ottobre per la rassegna ROMA PER FO
Tutta casa, letto e chiesa è uno spettacolo sulla condizione femminile, in particolare sulle servitù sessuali della donna. Si ride, e molto, ma alla fine resta addosso una grande amarezza. Scritto da Dario Fo e Franca Rame e interlepretato da Valentina Lodovini, lo spettacolo ha avuto il primo debutto a Milano, alla Palazzina Liberty, nel 1977, in appoggio alle lotte del movimento femminista. Il testo è tuttora allestito in oltre trenta Nazioni: la condizione della donna, purtroppo, è simile ovunque.
Il protagonista assoluto di questo spettacolo sulla donna è l’uomo. Meglio, il suo sesso! Non “in carne e ossa”, ma è sempre presente, che incombe… e che schiaccia le donne! Le donne… che da anni si battono per la loro liberazione, chiedendo parità di diritti con l’uomo, parità sociali, parità di sesso… ma che anche agli albori del secondo millennio sono sottomesse alla cultura del c****… del sesso del maschio!
Dopo la presentazione del protagonista maschile, veniamo ai personaggi femminili.
Nel primo brano, Una donna sola, troviamo una casalinga, la casalinga per antonomasia, che ha tutto all’interno della sua famiglia, meno la cosa più importante: la considerazione, l’essere trattata come una persona e rispettata in quanto tale, non solo usata come oggetto sessuale e come domestica senza stipendio né pensione. Abbiamo tutte la stessa storia è la rappresentazione di un rapporto sessuale tra un maschio e una femmina… mimato. Un rapporto sessuale con la donna subalterna all’uomo, come succede quasi sempre. Terzo brano, Il risveglio: qui abbiamo una donna, un’operaia, sfruttata tre volte: in casa come donna tuttofare, in fabbrica e a letto.