La Warner Bros ha riportato sul grande schermo il mondo di Harry Potter grazie allo studioso di creature magiche Newt Scamander (Eddie Redmayne) e ad Animali fantastici e dove trovarli, un successo da oltre 800 milioni di dollari che ha entusiasmato i fan della saga di J.K. Rowling.
Il primo dei quattro sequel già programmati, Animali fantastici – I crimini di Grindelwald, arriva in sala il 15 novembre, nuovamente diretto da David Yates ma scritto stavolta da J. K. Rowling, che esordisce così alla sceneggiatura.
Se il primo capitolo si era concluso con la cattura del cattivissimo mago oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp) da parte del Macusa, ovvero il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America, grazie all’aiuto del fondamentale Newt Scamander, il sequel ricomincia con la rocambolesca evasione di Grindelwald, intenzionato a far salire i maghi purosangue a capo di tutti gli esseri non magici.
L’unico in grado di poter sventare i piani di Grindelwald è il professor Albus Silente (Jude Law), suo migliore amico in gioventù (o forse qualcosa in più), che preferisce però delegare Newt Scamander e il suo team.
Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald è sicuramente un film che soddisferà i fan di Harry Potter, grazie ai numerosi rimandi alla saga e ad un’intreccio che apre una serie di percorsi entusiasmanti, abilmente rivolto al prosieguo nei film successivi.
Il problema è che l’accumulo di volti, rivelazioni e colpi di scena complica non poco la vicenda, che troppo spesso esce dal tracciato, assumendo un andamento ondivago che a lungo andare stordisce e confonde.
Ciò non toglie che è ammirevole la capacità della Rowling di spargere indizi ad ogni nuova rivelazione, di modo che ciò di cui veniamo a conoscenza crei in realtà una curiosità ancora maggiore su ciò che c’è ancora da scoprire. Notevole è infatti la sua maestria nell’inventare nuovi intrecci e situazioni che si legano efficacemente, e mai forzatamente, a un universo ormai ben consolidato.
Rispetto al primo capitolo, inoltre, Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald preme maggiormente il pedale del dark, come dimostrano la fotografia oscura di Philippe Rousselot e personaggi dolenti, tormentati e alla ricerca d’identità come Leta Lestrange (Zoë Kravitz) e Credence Barebone (Ezra Miller), decisamente più interessanti di uno Scamander o di un Silente lasciati in disparte.
Ma è soprattutto un minaccioso e persuasivo Johnny Depp nella parte di Grindelwald che rimane impresso nella memoria, grazie a un carisma e a una presenza scenica che mancavano alla sua recitazione da anni. L’attenzione di questo secondo capitolo è infatti tutta rivolta su di lui: un killer freddo, lucido, imprevedibile, ma con delle motivazioni solide, che lo rendono un villain ricco di sfumature. L’uscita del terzo capitolo è stata fissata il 20 novembre del 2020.
Alberto Leali