Dopo Arden Oplev, Daniel Alfredson e David Fincher, tocca adesso a Fede Álvarez proseguire l’amata saga dello scrittore svedese Stieg Larrson, traducendo per il grande schermo il romanzo del suo legittimo prosecutore, David Lagercrantz, Quello che non uccide.
Il giornalista Mikael Blomkvist e la hacker Lisbeth Salander si trovano nuovamente uniti a combattere stavolta un intrigo internazionale di dimensioni imponenti. Per Lisbeth, a ciò si aggiungono i fantasmi di un passato familiare che torna prepotentemente a farle visita, attraverso l’inattesa comparsa di una sorella abbandonata e desiderosa di vendetta (Sylvia Hoeks).
Lo sviluppo di Millennium – Quello che non uccide, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2018, è certamente coinvolgente, grazie al continuo susseguirsi di intrighi e misteri che ruota attorno a un software capace di hackerare tutti i sistemi di difesa al mondo, rendendo possibile il lancio di testate nucleari a chiunque lo possegga.
Dove semmai l’ultima fatica di Álvarez non funziona è nel disegno un po’ troppo incolore dei personaggi, che perdono il fascino e la complessa ambiguità del romanzo, adattandosi alla consuetudine di un action movie tout court.
Ciò non significa che Millennium – Quello che non uccide non sia un film godibile o interessante, ma coloro che hanno amato la saga di Larrson, sulla carta e poi al cinema, potrebbero storcere il naso per un’eccessiva semplificazione dei caratteri e per il venir meno delle sue atmosfere più fosche.
Ciò che invece domina in questo nuovo capitolo per il grande schermo sono le spettacolari sequenze d’azione, orchestrate con abilità modaiola da Álvarez, alla stregua di un moderno film di James Bond.
Claire Foy, dopo Noomi Rapace e Rooney Mara, ce la mette tutta per dare anima a un personaggio spigoloso e ormai iconico della storia del thriller: la sua performance è oggettivamente buona, pur non riuscendo a colmare il disegno troppo abbozzato del personaggio in sede di sceneggiatura.
Più anonimo Sverrir Gudnason, apprezzato in Borg McEnroe, non molto a suo agio nel ruolo dell’irriducibile e idealista Mikael e relegato a un ruolo da comprimario; mentre ancora un ruolo da cattiva ferita, dopo Blade Runner 2049, per l’efficace Sylvia Hoeks. Millennium – Quello che non uccide sarà nelle sale italiane dal 31 ottobre con Warner Bros. Pictures.
Alberto Leali