Disponibile su YouTube in una versione gratuita di 30 minuti dal 21 maggio al 30 giugno 2020
Be Kind, premiato con una menzione speciale per il cinema sociale ai Nastri d’Argento Documentari 2019, è il film che l’attrice e regista Sabrina Paravicini ha voluto dedicare al figlio di dodici anni Nino, affetto da Sindrome di Asperger.
Presentato alla tredicesima Festa del Cinema di Roma, Be Kind è un viaggio emozionante nella diversità incentrato sui rapporti che il giovane instaura con le persone che incontra durante le sue sessioni di terapia.
Tra queste, spiccano i nomi di Roberto Saviano, Fortunato Cerlino, Samantha Cristoforetti e molti altri, che discutono, in modo gentile, sul concetto di diversità.
Sabrina, che viaggio è stato quello di Be Kind?
Un viaggio durato 7 mesi, per mettere in risalto la bellezza dell’identità e la varietà del genere umano. Inizialmente non sapevo proprio come affrontare una tematica così delicata e complessa ed ero molto arrabbiata, poi grazie a Nino finalmente ce l’abbiamo fatta. Be Kind non è nato come un progetto commerciale, piuttosto come un viaggio famigliare documentato. Né io né Nino ci aspettavamo di fare questo percorso e di condividerlo.
Sono molti i volti che partecipano a Be Kind…
Abbiamo cercato di raccontare l’autenticità delle cose, lasciando a tutti coloro che hanno partecipato la possibilità di esprimersi senza limiti o barriere, facendo sì che il film venisse fuori da solo. Siamo partiti dalle persone incontrate a scuola o in terapia; altre si sono aggiunte dopo e molte non sono riuscite ad inserirsi perché non avevamo più spazio. Mi auguro però che potranno rientrare in un altro progetto che faremo in futuro.
La frase che mi ha più colpito è “Essere diversi è una rarità”, pronunciata da Nino. Vuoi spiegarci meglio?
La frase di Nino parte dalla storia di un elefantino diverso e “fuori da gruppo” perché ha la proboscide più corta degli altri. Spesso si vede la diversità come qualcosa da additare o peggio ancora da allontanare; invece considerarla una rarità ne esalta, giustamente, la preziosità.
La società spesso emargina la diversità, ci sono stati casi di bullismo nella scuola di Nino?
Sì, purtroppo il “diverso” viene ancora escluso e gli episodi di bullismo (nella scuola di Nino fortunatamente non sono mai accaduti) sono molto frequenti. A volte questo fenomeno si verifica persino a danno di ragazzi che non hanno alcuna disabilità, magari solo perché sono esili o hanno gli occhiali. Ciò accade soprattutto in contesti che non preparano i ragazzi ad accorciare le distanze con la diversità e a creare una rete di gentilezza. Be Kind invece cerca di fare proprio questo.
Che futuro prospetti per Be Kind?
Speriamo davvero di riuscire a fare una serie su Be Kind per continuare a parlare di quanto la diversità sia una risorsa importante per tutti.
Roberto Puntato