Presentato in anteprima Fuori Concorso alla Mostra del cinema di Venezia, ha vinto l’Oscar per la canzone originale “Shallow”
Jackson Maine, famoso divo del country, scopre casualmente le straordinarie doti vocali della cameriera Ally, se ne innamora e la aiuta a diventare una cantante di successo. Ma mentre la ragazza da bruco diventa farfalla, la stella di Maine si affievolisce sempre più a causa dell’abuso di alcol e droghe.
A star is born segna il debutto alla regia del talentuoso attore Bradley Cooper, che sceglie di riproporre, in versione attualizzata, uno dei melodrammi più famosi di Hollywood, qui al terzo remake.
Presentato Fuori Concorso alla 75esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, A star is born, in realtà, nasce dall’enorme passione di Cooper per la musica: tutte le canzoni presenti nel film, infatti, sono state scritte dall’artista assieme a Lady Gaga (talvolta affiancati da artisti come Lukas Nelson, Jason Isbell e Mark Ronson) e sono state registrate dal vivo senza l’utilizzo del playback (molte scene sono state girate, come Song to Song di Malick sui palchi di grandi festival musicali).
Cooper sbalordisce non solo per le già apprezzate capacità espressive (Il lato positivo, American Sniper), ma anche per quelle canore, fino ad oggi assolutamente sconosciute. Accanto a lui, a interpretare il ruolo già portato sullo schermo da attrici come Janet Gaynor, Judy Garland e Barbra Streisand, c’è l’eccentrica Gaga, definita da molti una delle migliori interpreti pop del XXI secolo e qui al suo esordio come attrice protagonista. In un ruolo che nel progetto originario avrebbe dovuto vestire Beyoncé, Gaga, spogliata del trucco e degli eccessi che l’hanno resa famosa, non solo sfodera la sua inconfondibile voce, ma si dimostra attrice potente e carismatica.
Sono proprio i due protagonisti, legati da una sorprendente alchimia, che rendono A Star is Born qualcosa di più rispetto alla solita storia di ascesa e caduta sentimentale ed artistica. Il film di Cooper dà il meglio di sé specie nella prima parte, quando Jackson ed Ally si incontrano, si conoscono e si innamorano. Il loro primo duetto sul palco, sulle note della bellissimo brano portate Shallow (Oscar per la miglior canzone originale), è infatti l’apice di una pellicola, che pur se perde qualche colpo nella seconda parte a causa dell’eccessiva lunghezza, dimostra di saper toccare le giuste corde emotive.
Ma è sicuramente la colonna sonora il fiore all’occhiello di questa nuova versione di A star is born, che, quindi, per più di una ragione, è destinata a segnare la storia del cinema sentimentale contemporaneo.
Alberto Leali