La miniserie in 4 parti scritta da Nigel Williams e diretta da Philip Martin andrà in onda dal 1° novembre su Sky e NOW TV
Helen Mirren nelle vesti di una delle figure femminili più celebri e potenti di tutti i tempi, la sovrana Caterina II di Russia detta la Grande.
Dal 1° novembre in esclusiva alle 21.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV, con tutti gli episodi disponibili on demand dallo stesso giorno, arriva la nuova produzione originale Sky e HBO, di nuovo insieme dopo il successo mondiale di Chernobyl.
Nella sfarzosa e avida corte russa del diciottesimo secolo, Caterina si distingue come figura rivoluzionaria per la modernizzazione del suo Paese, dando inizio, col suo assolutismo illuminato, all’età d’oro dell’Impero russo.
«La storia di Caterina mi ha sempre affascinata – ha svelato Helen Mirren – Era una pioniera, ha portato un approccio molto innovativo e rigeneratore. Ha sicuramente saputo anticipare i tempi, è stato un personaggio davvero molto affascinante da interpretare».
Accanto all’attrice inglese Premio Oscar, troviamo Jason Clarke (Zero Dark Thirty) nel ruolo di Potemkin, lo statista preferito di Caterina oltreché comandante militare ed amante, la vincitrice del BAFTA Gina McKee (Bodyguard), nel ruolo della Contessa Bruce, amica e confidente di tutta una vita, Rory Kinnear (The Imitation Game) nei panni del ministro Panin, abile uomo politico e consigliere del figlio ed erede di Caterina, Richard Roxburgh (Moulin Rouge) nella parte di Grigory Orlov, uno degli ex amanti di Caterina artefice del colpo di stato che l’ha portata al potere.
E ancora Clive Russell (Il Trono di Spade) nel ruolo di The Fool, Sam Palladio (Nashville) che interpreta il giovane amante di Caterina Alexander Vasilichikov, Lucas Englander (Genius) nel ruolo del luogotenente Mirovich, Antonia Clarke (Les Misérables) nei panni della Principessa Sofia e Paul Ritter (Friday Night Dinner) nel ruolo del generale Suvorov.
Scritta da Nigel Williams, che aveva già lavorato con Helen Mirren nella mini-serie Elizabeth I (premiata tra il 2006 e il 2007 con 9 Emmy e 3 Golden Globe), Caterina la Grande è diretta dal pluripremiato regista Philip Martin (The Crown) e prende le mosse nel 1762, dopo il colpo di stato che depose Pietro III e portò al potere sua moglie Caterina, vista da molti come illegittima (essendo di origini tedesche) e non qualificata a ricoprire questo importante ruolo. Per questo dovrà affrontare numerose sfide per mantenere il potere e governare il suo paese adottivo, nonostante le pressioni del Ministro Panin (Rory Kinnear) che lavora dietro le quinte per mettere sul trono il principe Paolo (Joseph Quinn), figlio di Caterina e Pietro. Contravvenendo alle richieste del suo infedele amante Grigory Orlov (Richard Roxburgh), Caterina decide di non risposarsi dopo il disastro del suo primo matrimonio, anzi condurrà una vita amorosa molto attiva e libera. Con un grande e tumultuoso amore per il giovane e carismatico tenente Grigory Potemkin (Jason Clarke) che ben presto divenne non solo il nuovo amante dell’imperatrice, ma anche il suo più fidato consigliere. Una relazione molto speciale, quasi esplosiva e dichiaratamente aperta. Potemkin conduce tutte le campagne più vittoriose dell’Impero Russo, guidando le truppe alla conquista della Crimea e pronto a sfidare l’Impero Ottomano. Questa campagna vittoriosa lo segnerà fisicamente, tanto da indebolirlo e portarlo alla morte. Caterina così, affranta dal dolore, si ritira dalla vita pubblica e, con i consigli della contessa Bruce (Gina McKee), riesce a non cadere nel tranello ordito dal suo nuovo e giovane amante. Ma il suo destino è comunque segnato.
Caterina la Grande è una serie in quattro parti girata in palazzi e set di Russia, Lettonia e Lituania e racconta gli ultimi anni del regno di Caterina, durato ben 34 anni.
Al recentissimo debutto nel Regno Unito, Caterina la Grande ha subito ricevuto un’ottima accoglienza: per GQ «è la più grande interpretazione» di Helen Mirren, per il Times la Mirren «è magnifica» nei panni di una Caterina «maestosa e complessa, allo stesso tempo imponente e insicura», l’Independent decreta «Cosa ci può essere di più favoloso di Helen Mirren che recita in The Queen? Helen Mirren che interpreta un’imperatrice».
Stessa sorte è toccata alla serie negli Stati Uniti: per The Hollywood Reporter, «lavorando con una scrittura più rigorosa, il regista Philip Martin ha svolto un lavoro “reale” di gran lunga superiore a The Crown di Netflix», mentre IndieWire sostiene che questa serie sia «uno spettacolo sontuoso». Variety pone l’accento sulla performance di Helen Mirren, la quale «riesce a rendere una figura quasi mitica con solida determinazione, gravitas e talvolta istinti meschini», mentre secondo il New York Times «ha portato con sé (nella serie) i suoi straordinari doni di finezza e intelligenza».