Lucilla Agosti, conduttrice della nuova edizione di Grand Tour d’Italia – Sulle orme dell’eccellenza, ci racconta questo emozionante viaggio alla scoperta del Made In Italy
Lucilla Agosti è la conduttrice di Grand Tour d’Italia, il programma di Rete4 che ci guida alla scoperta delle eccellenze italiane apprezzate non solo nel nostro Paese ma anche all’estero.
Ogni settimana in seconda serata, Grand Tour d’Italia ci conduce tra le bellezze delle città italiane, per svelarne il patrimonio artistico, assaporarne la tradizione culinaria e scoprire quei mestieri antichi che ci contraddistinguono nel mondo, ma che purtroppo stanno sparendo con le nuove generazioni. Un viaggio attraverso i racconti dei volti noti dello spettacolo e della cultura italiana, che in ogni puntata vengono intervistati dalla conduttrice milanese.
Lucilla, che esperienza è quella di Grand Tour d’Italia?
Direi bella ed intensa. Ho avuto la fortuna di essere circondata da un gruppo di lavoro molto tosto, nel senso positivo del termine, sia a livello professionale che umano. Mi sono sentita subito in ottime mani, ben accolta e parte di una grande squadra. Questo è un programma itinerante che attraversa tutta l’Italia e per me lavorare in esterna è molto bello perché mi dà la possibilità di essere me stessa.
Ti saresti mai aspettata di far parte di un programma del genere, che racconta le bellezze del nostro Paese anche all’estero?
Vuoi che ti dica la verità? No, perché non sono una che pensa a cosa potrebbe arrivare dopo; però, col senno di poi, mi viene da pensare che probabilmente fare delle “zingarate” è nel mio DNA artistico, perché quando ero a All Music, andavo in giro per l’Italia a intervistare cantanti e mi divertiva molto.
Tra le tante città toccate, avete parlato anche di New York. Com’è visto il Made In Italy all’estero?
Posso dire che il nostro marchio è molto stimato all’estero. Anzi, purtroppo l’eccellenza italiana è più apprezzata all’estero che nel nostro Paese. Qui abbiamo paura di azzardare una certa libertà artistica, quindi preferiamo seguire la tendenza per avere un guadagno sicuro. In America, chi vuole fare un salto nel vuoto si sente supportato e viene facilitato negli iter burocratici. In Italia, purtroppo, questo non accade.
Perché dici che è più apprezzato all’estero che qui in Italia?
Perché oggi l’artigianato Made in Italy sta diventando di nicchia, un bene di lusso. Di questi tempi una ragazza non pensa di comprare una borsa di pelle vera che le durerà tutta la vita, preferisce prenderne una cheap e buttarla il giorno dopo. E’ difficile mettere in primo piano la qualità, bisognerebbe difendere le nostre eccellenze, buttando anche l’occhio al portafoglio. Personalmente, credo che ci sia la possibilità di creare qualità e dare quindi valore al manufatto italiano senza che ci sia per forza un eccessivo rincaro.
Il programma sta ottenendo ottimi risultati, toccando oltre il 6% di share. Secondo te qual è il segreto del successo di Grand Tour d’Italia?
Secondo me soprattutto la bellezza delle immagini e la cura della fotografia e della regia. E poi è un programma alla portata di tutti, facile da comprendere, leggero e istruttivo al contempo, senza alcuna volontà di impartire una lezione. Non è facile oggi trovare programmi che ti diano la possibilità di crescere culturalmente. Spero di cuore di ritornare anche il prossimo anno!
Roberto Puntato