Non è l’arena torna su La7 da domenica 23 settembre. Ospiti di Massimo Giletti nella prima puntata Jimmy Bennett e Matteo Salvini
Da domenica 23 settembre in prima serata riparte Non è l’arena, il programma di La7 condotto da Massimo Giletti, giunto alla sua seconda edizione. Fiero del successo dello scorso anno, Non è l’arena punta in alto, a cominciare proprio dalla prima puntata, che vedrà in studio, in esclusiva mondiale, niente poco di meno che Jimmy Bennett, l’accusatore di Asia Argento.
Bennett finora si è espresso solo tramite uno scritto, non concedendo alcuna intervista, nemmeno negli Stati Uniti: “Non sappiamo bene i motivi per i quali abbia accettato, certamente convincerlo è stato un lavoro lungo. Il mio obiettivo però è quello di cercare di capire“, rivela Massimo Giletti alla presentazione stampa del programma.
Il conduttore ha già parlato al telefono con Bennett: “E’ un ragazzo molto giovane che vive in un mondo tutto suo” – prosegue – “Certamente parlare al telefono è una cosa, poterlo ascoltare e fargli delle domande un’altra. Un giudizio su di lui, quindi, me lo farò quando lo guarderò negli occhi“.
Nessuna domanda già concordata, Bennett sarà accompagnato dal suo avvocato: “Io preferirei fare una diretta ma siamo ancora in trattativa“, specifica Giletti. E Asia Argento? “Siamo certi che guarderà la puntata e chiaramente l’abbiamo invitata in quelle successive per raccontare la sua verità“, prosegue il conduttore.
Bennett a parte, la seconda edizione di Non è l’arena sarà però finalizzata a portare avanti importanti battaglie politiche e civili. Durante la prima puntata, sarà infatti presente anche il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Interni Matteo Salvini, con cui Giletti parlerà di una sua storica battaglia, i vitalizi.
“Per quest’anno ho un obiettivo – spiega inoltre Giletti – ovvero migliorare la legge contro lo stupro, specie in caso di recidiva. Si tratta di un tema delicato che non può essere trattato one shot ma deve essere portato avanti come una battaglia. Per questo motivo, sarà un po’ il filo conduttore di questa edizione”.
Pur non essendo mancate le stoccate alla Rai, Giletti sottolinea con orgoglio i risultati raggiunti dal programma lo scorso anno: “Quando abbiamo battuto Fazio è stata la dimostrazione che stavamo lavorando bene. La gente ci ha scelto come servizio pubblico anche se nessuno ci paga il canone. Abbiamo iniziato con il mare in tempesta, ma noi siamo una piccola scialuppa che è riuscita a stare a galla, sulla cresta dell’onda. Avere la schiena dritta e non esserci mai piegati al potere ripaga tutta la nostra fatica“.
“Devo ringraziare di cuore Mara Venier – prosegue il conduttore – Sentire dire il mio nome alla prima puntata di Domenica In mi è stato un segno di grande rispetto e amicizia“.
Confermata la presenza nell’equipe del programma di Nunzia De Girolamo e Irene Tinagli; assente invece Klaus Davi, storico opinionista delle trasmissioni di Giletti, che da quest’anno è passato a Mediaset.
Sogni nel cassetto? Trattare“la questione Vaticano, la guerra di potere di cui sempre più spesso sentiamo parlare”, conclude Giletti.
Alberto Leali