Venezia 75: La giovane regista Letizia Lamartire presenta alla SIC il suo primo lungometraggio, Saremo giovani e bellissimi. Protagonisti Barbora Bobulova, Alessandro Piavani e Massimiliano Gallo. Al cinema dal 20 settembre con CSC Production
Letizia Lamartire, classe ’87 e diplomata al CSC, è in concorso alla SIC di Venezia 75 col suo primo lungometraggio Saremo giovani e bellissimi, con Barbora Bobulova, Massimiliano Gallo e i giovani talenti Alessandro Piavani e Federica Sabatini.
La regista indaga nuovamente il rapporto genitori-figli che caratterizzava i suoi corti Il nostro segreto e Piccole italiane, raccontando stavolta l’inedito legame tra una madre immatura ed ex stella del pop e un figlio già adulto che vorrebbe spiccare il volo in autonomia.
Nel film riveste un ruolo di primo piano la musica, che invade le belle e ricercare immagini seguendo gli stati emotivi dei personaggi.
“La musica è fondamentale nel film e ha la funzione di descrivere i personaggi e i loro sentimenti -racconta Letizia Lamartire -. Indagare il complesso rapporto tra madre e figlio è stato per me un’importante crescita artistica“.
Barbora Bobulova e Alessandro Piavani in una scena del film
Le musiche e le canzoni originali (vincitrici del premio Soundtrack Stars Award a Venezia) sono state realizzate da Matteo Buzzanca e interpretate dagli attori protagonisti, ad eccezione di Federica Sabatini (Arianna), doppiata dalla voce della cantante Emma Morton, finalista di X Factor 2015.
Sul curioso rapporto tra madre e figlio, che sembra assumere a tratti le forme di quello tra due amanti, la Lamartire afferma: “Non volevo creare scandali, né dare giudizi, ma piuttosto far emergere il legame tra due persone che dipendono totalmente l’una dall’altra. E’ un amore platonico il loro, che supera il “normale” rapporto madre-figlio, creando una distanza fin troppo ravvicinata. La gelosia di Isabella è in realtà la paura di perdere l’unico punto saldo della sua vita, a cui cerca di rimanere aggrappata ostacolandone in qualche modo il futuro”.
Due generazioni diverse, quella di Isabella e Bruno, anche musicalmente parlando: lei è rimasta legata alla musica di fine anni ’80 – inizio ’90 che l’ha portata al successo; lui ama il rock, che coltiva anche grazie all’incontro con Arianna.
“Il motore del film è Isabella – prosegue la Lamartire -; quello che ho voluto sviluppare non è tanto quello che succederà nella storia, ma le reazioni della protagonista agli eventi che la coinvolgono. Il conflitto fra madre e figlio che causerà l’incrinatura del loro legame speciale porterà in realtà a una rinascita per entrambi“.
Roberto Puntato