Venezia 75: Massimiliano Gallo nel film Saremo giovani e bellissimi di Letizia Lamartire, in concorso alla Settimana Internazionale della Critica
Massimiliano Gallo nel cast di Saremo giovani e bellissimi, l’opera prima di Letizia Lamartire, in concorso alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia 75.
Gallo interpreta Umberto, un simpatico cinquantenne che si innamora di Isabella (Barbora Bobulova), ex stella del pop che non si rassegna alla fine della sua carriera. Vitale e immatura, la donna ha instaurato un rapporto “speciale” e a tratti morboso con suo figlio Bruno (Alessandro Piavani), che si spezza quando quest’ultimo si innamora di una ragazza, leader di un gruppo rock. Umberto è l’unico uomo che riesce a entrare nella vita di Isabella, che è capace di starle accanto e di donarle ciò di cui lei ha bisogno.
Massimiliano, nel film interpreti Umberto, un personaggio chiave della storia, quasi una guida per la protagonista Isabella…
“Umberto è il motore della scelta più importante della vita di Isabella. L’unico che riuscirà a farla riflettere sulla necessità di quella fase di passaggio da uno stato infantile a uno più maturo e concreto. Saremo giovani e bellissimi è infatti un film interessante proprio perché la regista ha voluto sottolineare la crescita dei personaggi in un passaggio cruciale delle loro vite”.
Massimiliano Gallo e Barbora Bobulova in una scena del film
Che rapporto è quello tra Isabella e Umberto?
“Per Umberto è un rapporto concreto tra un uomo che ha vissuto altri amori ma non ha perso la voglia di viverne altri; per Isabella è un legame leggero che pian piano acquisisce importanza ma mai la piena maturità, dovendo lei risolvere ancora molte cose con se stessa e con la sua vita”.
Pensi che a cinquant’anni sia vero che non si possa dare la colpa dei propri errori ai genitori?
“Il rapporto genitori-figli è molto complesso e sbagliare da entrambe le parti è facile. L’amore tra i due può esprimersi inoltre in forme che possono anche creare dei danni, incidendo sui rispettivi percorsi di vita. Ecco perché è importante saper comprendere, ascoltare, perdonare. Questo film è una storia d’amore attuale con un’analisi profonda di quello che succede nei rapporti genitori-figli. Non possiamo dare la colpa dei nostri errori ai genitori. Io ad esempio vedevo mio padre come una figura mitica, perché era molto famoso negli anni ‘60. Quando è invecchiato, questa cosa mi ha sconvolto e ho dovuto fare un duro percorso su me stesso per accettare la cosa e vederlo nella maniera giusta”.
Roberto Puntato