Annunciati i finalisti dei Giovani Autori Italiani in gara all’interno della 75esima Mostra del Cinema di Venezia. Il vincitore verrà premiato il 31 agosto
I Love Gai, il concorso dedicato ai giovani autori italiani giunto alla terza edizione e presentato all’interno del 75esimo Festival del Cinema di Venezia, ha annunciato le 15 opere finaliste che saranno proiettate il 31 agosto al Cinema Astra del Lido di Venezia.
I finalisti sono giovani registi al di sotto dei quarant’anni e i progetti possono essere di qualunque genere e formato, con una durata massima di 20 minuti. L’obiettivo del concorso I Love Gai è quello di favorire i nuovi talenti e presentarli al pubblico e ai produttori.
Il vincitore verrà decretato nella giornata del 31 agosto dalla giuria composta dal regista Giuseppe Gagliardi (1992, 1993, Non uccidere), la cantautrice Levante e il produttore Gregorio Paonessa (che vanta nel suo curriculum nomi come Emma Dante, Michelangelo Frammantino e Shirin Neshat).
Le opere finaliste dei giovani autori di I Love Gai sono:
Come la prima volta di Emanuela Mascherini: Oscar è un fotografo. Ha sempre cercato di fermare il tempo, i ricordi, i pensieri e c’era riuscito finché la malattia della moglie e il digitale sembrano rapire ogni forma di memoria. Luciano Virgilio e Giusy Merli sono i protagonisti di un racconto che sonda il confine tra cinema del reale e cinema di finzione incentrato sul complesso e delicato tema dell’Alzheimer.
Il nostro Limite di Adriano Morelli: Luigi e Fanco si amano, ma sono costretti a nascondersi e a vivere una vita infelice.
Denise di Rossella Inglese: Denise è un’adolescente ossessionata dal giudizio degli altri. Consapevole di essere costantemente osservata da una telecamera, si mostra allo spettatore in maniera sfacciata e provocatoria.
Storia Triste di un pugile scemo di Paolo Strippoli: Pino è un immenso pugile scemo con il cervello di un bambino di cinque anni in 110 kg di muscoli.
Io non ho mai di Michele Saia: Un pomeriggio come tanti, piccoli pionieri sono alla ricerca di come stare al mondo. Ogni ricordo è ricco di fantasia, nostalgia e ricco di avventure, forse mai esistite.
Così in terra di Pier Lorenzo Pisano: Un paese lacerato, la storia di due anime che cercano di ricucire la ferita.
Parru pi tìa di Giuseppe Carleo: Palermo. Un rito antico che potrebbe salvare le sorti di Annachiara e del suo amore andato in frantumi.
Odio il rosa! di Margherita Ferri: E’ il ritratto di una famiglia post-moderna e un’immersione nel percorso di ricerca dell’identità di genere nell’infanzia.
Insetti di Gianluca Manzetti: Quando suona una sveglia, il nipote del proprietario, un vecchio vicino instabile e la guardia di sicurezza del blocco si ritrovano chiusi in un vortice di malintesi e violenze.
Framed di Marco Jemolo: Fk è venuto a cercare la libertà di cui ogni essere vivente ha bisogno: quella di scegliere il proprio destino.
Pinara di Ludovico di Martino: La misteriosa morte di Pier Paolo Pasolini.
Birthay di Alberto Vivattene: Un’infermiera odia il suo lavoro e di notte per arrotondare lo stipendio prepara delle pasticche da spacciare con le medicine dei pazienti. Scoprirà a lungo andare che non esistono i buoni, solo i meno cattivi.
Il tratto di Alessandro Stevanon: Una fiaba moderna sull’amicizia, sui dettagli che rendono unici, sul sapere osservare e raccontare le persone per quello che sono: storie.
Acquario di Lorenzo Puntoni: Due umanità profondamente distanti ma allo stesso tempo unite.
Magic Alps di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi: la difficile storia di un pastore afgano arrivato in Italia per cercare asilo insieme alla sua capra.
Roberto Puntato