Renée ha trent’anni, lavora come webmaster in un seminterrato di Chinatown e ha qualche chilo di troppo. Il suo sogno è lavorare per la prestigiosa azienda di cosmetici Lily LeClair, situata al centro di Manhattan, ma purtroppo il suo fisico, non proprio atletico, la fa sentire del tutto inadeguata all’ambiente. I suoi sogni, però, sembrano realizzarsi quando, in seguito ad un incidente in palestra, inizia a vedersi magra e bellissima, nonostante agli occhi degli altri il suo aspetto non sia affatto cambiato. Riuscirà a trovare anche l’amore.
E’ intelligente e più profondo di quello che può all’apparenza sembrare Come ti divento bella, il film diretto a quattro mani dagli esordienti Abby Kohn e Marc Silverstein, co-sceneggiatori di commedie come Mai Stata Baciata e La verità è che non gli piaci abbastanza.
Sfruttando alla perfezione l’irresistibile e contagiosa vitalità della protagonista Amy Schumer, il film riflette sul potere della percezione soggettiva, capace di innescare un profondo cambiamento interiore, che finisce per migliorare sotto molti aspetti la nostra vita. Perché, diciamo la verità, l’amore per noi stessi è quello che ci fa sentire bene a contatto con gli altri, conferendoci quella autostima e quella sicurezza fondamentali per ogni conquista. Ed è proprio quello che sperimenta la nostra protagonista Renée, che da quando si vede magra e bella, sente che il mondo è ormai ai suoi piedi e che tutto, ma davvero tutto, è possibile.
Non mostrando alcuna trasformazione fisica, ma mettendo in scena solo quella emotiva e comportamentale della protagonista, Come ti divento bella fa centro grazie a una sceneggiatura acuta e ben scritta, che mescola abilmente risate, zucchero e cinismo.
Un po’ Bridget Jones, un po’ Il diavolo veste Prada, un po’ I love shopping e un po’ Big (citato esplicitamente), Come ti divento bella è un film divertentissimo, coinvolgente, pieno di trovate gustose, e che riesce perfino a commuovere e a toccare il cuore.
Perché in fondo quale donna (ma anche quale uomo) non si è sentita almeno una volta come Renée, trovandosi ad affrontare l’impervia strada dell’imparare ad accettarsi per come si è? E se è vero che sentirsi belli è più importante che esserlo, è vero anche che chi affronta la vita con sicurezza e positività, alla fine ottiene sempre quello che vuole.
A rendere ancora più gustoso Come ti divento bella ci sono i molti riferimenti alle protagoniste delle copertine e alle influencer, le contraddizioni dell’industria della bellezza e i modelli utopici da essa imposti e soprattutto i cammei dal mondo della moda, da Lauren Hutton, a Naomi Campbell, a Emily Ratajkowski.
Ottima, al solito, Michelle Williams, alle prese con un ruolo ben diverso da quelli che interpreta di solito, ma assolutamente convincente. Dal 22 agosto al cinema distribuito da Universal Pictures e Lucky Red in associazione con 3 Marys.
Alberto Leali