Francesca Alotta, reduce dal successo dello show musicale di Rai 1 Ora o mai più, che l’ha riconsegnata alla notorietà, racconta i suoi prossimi progetti. Il 6 dicembre sarà al Teatro degli Eroi di Roma per presentare il suo nuovo album
Palermitana doc e figlia d’arte, Francesca Alotta inizia la carriera nella Domenica In di Gianni Boncompagni, per poi vincere il Cantagiro, il Festival di Sanremo grazie all’indimenticabile Non amarmi in coppia con Aleandro Baldi, e ottenere ottimi riscontri anche all’estero. Dopo la sua partecipazione a Music Farm, torna in tv come concorrente dello show di Rai 1 Ora o Mai Più, in cui si fa notare come interprete sensibile e carismatica. Nonostante un passato burrascoso, Francesca non ha mai smesso di credere nel suo talento e nella musica, perché tutto quello che fa proviene dal cuore.
Francesca Alotta inizia con Gianni Bonconpagni, che ricordi hai?
“Con Boncompagni ho fatto “Domenica in”, condotto nell’89 da Marisa Laurito e nel’ 90 da Edwige Fenech, per poi ritornare nel ’93 nell’edizione di Mara Venier. Tra le ragazze c’erano molti volti noti di oggi: Sabrina Impacciatore, Claudia Gerini e tante altre. Poi nel gruppo compilation c’eravamo io e Niky Nicolai. Gianni era molto intuitivo, capiva se una persona aveva delle potenzialità o meno, e poi la prima volta che lo vidi fu affascinato dalla mia voce soul”.
Tu che hai partecipato a più di un talent, che differenza trovi tra quelli di oggi e quelli di ieri?
“Nei talent di oggi si scoprono i giovani, mentre in quelli dell’epoca c’erano personaggi che avevano già fatto qualcosa. Erano momenti per ritrovarsi e raccontarsi. Ben vengano programmi come “Ora o mai più”, che ci ha dato anche l’opportunità di cantare un inedito. L’atteggiamento della tv verso le cose nuove fa paura, perché spesso è solo questione di ascolti e non sai mai se verranno apprezzate dal pubblico. In questo caso abbiamo vinto”.
Che esperienza è stata quella a Ora o Mai più?
“E’ stato un programma coraggioso e il pubblico ha apprezzato la novità. Anche Amadeus è un conduttore straordinario. Poi Fausto è una persona adorabile e un grande artista, non potevo chiedere di meglio. In lui c’era tutto! Ci siamo visti lo stesso giorno della trasmissione e subito è scatta una sintonia, come se fossimo amici di vecchia data, pur non avendo mai cantato insieme. Lui è un talento della natura, molto soul e preciso, come me. Adoro il suo modo di cantare e ho ascoltato volentieri i suoi consigli”.
Cosa rispondi a chi ha criticato il tuo inedito “Ti dirò” definendolo un brano antico?
“Un brano antico? Per me è solo un complimento! Se un brano definito “moderno” è destinato ad essere dimenticato dopo 3 mesi, preferisco che il mio inedito sia antico e che rimanga nel cuore della gente. Ad esempio, “Non amarmi” è un pezzo che ancora oggi, dopo 30 anni, è cantato all’estero. A me importa che la gente mi abbia votato e che le sia piaciuta”.
Questo brano racconta di una donna che è stata violentata. E’ una storia che riguarda anche Francesca Alotta?
“Si, ho subito violenze psicologiche. So cosa si prova e volevo far sentire a tutte quelle donne che hanno paura e vergogna che non sono sole e che devono chiedere aiuto e non isolarsi. Io ne sono uscita grazie ad una forza partita da dentro, è stato qualcosa di inspiegabile. Questa canzone ce l’avevo nel cassetto da tre anni e volevo farla sentire. Farò anche un video con Francesco Benigno (il cattivo della storia) e alla fine, ci sarà il messaggio di un psicologa che parla dei primi campanelli di allarme da non sottovalutare. Mi piacerebbe unire molti artisti per mandare un video messaggio e sostenere queste donne”.
A proposito di violenza psicologica, molti hanno criticato sui social la tua forma fisica…
“Sono state critiche sgradevoli da parte di persone che conosco e che mi hanno massacrato. Da premettere, sono una cantante e non una modella. Ho attraversato periodi bui per vari motivi ed è per questo che sono ingrassata. Non lo nascondo e ne sono consapevole. Adesso ho perso 3 kg, sto meglio e voglio essere in forma per vivere meglio la vita. Porto sempre con me il consiglio di papà che diceva: la bellezza sfiorisce nel tempo, quello che hai dentro l’anima no. Via il passato, adesso si ricomincia!”.
In che modo ricomincerà Francesca Alotta?
“Con tanti bei progetti! Il primo riguarda “Anima Mediterranea”, un disco con canzoni antiche siciliane e napoletane. Questo progetto dovevo farlo con mio padre, un famoso tenore, che purtroppo è morto a 62 anni. Da tre anni a questa parte l’ho ripreso in mano con Massimo Moriconi, contrabassista di Mina e l’armonicista Giuseppe Milici. Abbiamo anche registrato alcuni brani in una chiesa sconsacrata per riprodurre suoni particolari. Dentro al disco, ci saranno due canzoni importanti per me: AMURI MIU che ho dedicato a mio padre, l’altra è SONA CHITARRA MIA, canzone con la quale papà vinse il Festival della canzone siciliana condotta da Pippo Baudo. Mentre a settembre partirà un tour teatrale Anche la mia anima soul accompagnata dal chitarrista Paolo Rainaldi. Presenterò il nuovo album il 6 dicembre a Roma e duettero’ ancora una volta con Aleandro Baldi. Sono sicura che vi piacerà molto”.
Di Anima Mediterranea qual è la canzone del cuore?
“La triste storia di Vitti ‘na crozza. Noi che siamo siciliani ce l’abbiamo nel sangue. E’ una canzone molto triste e non sarà la tipica folk che si è soliti suonare. Tutti i brani avranno degli arrangiamenti particolari. Ci saranno 35 coristi siciliani del coro di Paolo Lirosi. Sarà un disco “Made in Sicily” e spero di far uscire anche un dvd. In questo disco ci sarà tutta la mia anima soul. Strumenti e voce si fonderanno insieme. Inizieremo a registrare a settembre nella mia Palermo”.
E l’altro progetto?
“E’ una mia idea e sarà un concerto dedicato ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica che si è contraddistinto per la sua battaglia sociale. Recentemente la Rai ha mandato in onda il film “Il Sindaco Pescatore” con Sergio Castellitto. L’anno scorso ad un evento, ho avuto la fortuna di conoscere degli amici e la famiglia di Angelo e mi sono innamorata della sua storia. Ci sarà anche un cd con quattro inediti e i proventi saranno utilizzati per fare un monumento in suo onore. Al momento i confermati sono gli attori di Gomorra, Sergio Castellitto, i ragazzi di Scampia e altri in via di definizione. In quella occasione, ad Angelo, verrà intitolata la piazza del porto di Acciaioli. L’evento sarà il 5 settembre, il giorno in cui venne ucciso”.
Roberto Puntato