Torna sul grande schermo, in programmazione dal 6 al 9 dicembre al Nuovo Cinema Aquila di Roma, Le grida del silenzio, opera prima della regista Sasha Alessandra Carlesi, prodotta da Giuseppe Milazzo Andreani in coproduzione con Alberto De Venezia.
Il film ha come protagonisti un gruppo di giovani e promettenti attori come Alice Bellagamba, Luca Avallone, Manuela Zero, Roberto Calabrese, Ana Cruz, Martina Carletti e Luca Molinari. Ma il cast comprende anche veterani dello spettacolo italiano come Ivan Castiglione, Cosetta Turco, Beppe Convertini, Patrizia Pellegrino, Giuseppe Cantore, Gegia, Lucia Batassa e Roberta Garzia.
Veniamo alla trama: un gruppo di sette ragazzi romani organizza un week-end in mezzo alla natura allo scopo di divertirsi e staccare dalla routine quotidiana. Apparentemente spensierati e sicuri di sé, nascondono, invece, fragilità e insicurezze che verranno fuori gradualmente durante un’avventura che si rivelerà meno divertente del previsto.
I protagonisti della vicenda sono il malinconico istruttore di tennis Luca (Avallone), il suo migliore amico e sciupafemmine Daniel (Calabrese), la cubana Kathrina (Cruz), legata sentimentalmente a un uomo losco ma ambita da Daniel, la coppia omosessuale formata dalla sicura Desirée (Bellagamba) e dalla svampita Sophie (Zero) e quella eterosessuale formata dagli innamoratissimi Alice (Carletti) e Manuel (Molinari).
Ambientato nell’immensità verdeggiante di un bosco, in una notte inquieta e minacciosa, Le grida del silenzio si concentra sulle psicologie dei personaggi, conducendoci in un viaggio all’interno delle loro anime, che vedrà cadere le maschere che indossano quotidianamente per paura di sentirsi soli.
E’ ciò che si nota in particolare nel personaggio dello spavaldo Daniel, che subisce una vera e propria evoluzione/trasformazione: “Daniel usa una maschera per nascondere le sue insicurezze – afferma Roberto Calabrese -. In tal senso è un personaggio quasi pirandelliano, che però subisce un’evoluzione profonda, passando dal ragazzo antipatico della prima parte a quello fragile e sensibile della seconda, in cui metterà a nudo le ferite del suo cuore“.
Ispirato alle atmosfere di film come Il sesto senso, The Others o Le verità nascoste, Le grida del silenzio dimostra come il cinema di genere stia sempre più prendendo piede all’intero della giovane cinematografia italiana indipendente, quella che ha il coraggio di andare in controtendenza e di sperimentare nuove strade.
Le grida del silenzio è infatti un’opera ibrida, che mescola racconto psicologico, thriller, melodramma e paranormale, cercando soluzioni visive e narrative inusuali e puntando molto sulla freschezza e l’affiatamento dei giovani attori protagonisti. Ogni carattere è dipinto, infatti, con pennellate definite, lasciando però intravedere le linee d’ombra e giocando a smontare le apparenze.
Per comprenderlo, basti vedere la coppia omosessuale formata da Desirée e Sophie: “Sasha ci ha invertite – afferma Manuela Zero (Sophie) – perché all’apparenza, ma in realtà anche nella vita reale, io e Alice siamo esattamente l’opposto dei nostri personaggi“. “Per me il ruolo è stato difficilissimo – prosegue Alice Bellagamba (Desirée) -. Mi ero immaginata il mio personaggio in un modo, ma mi sono trovata a lavorare nella direzione diametralmente opposta, giocando proprio sulla differenza visiva. Io e Manuela abbiamo provato tanto per rendere credibili il legame e la complicità tra i nostri personaggi. Sasha ha la capacità di costruire dei caratteri vivi e questo è bellissimo per un artista“.
Le grida del silenzio vede la luce grazie alla tenacia e al coraggio di un team che ha creduto nella forza di un cinema giovane, non inflazionato e dallo sguardo inedito. “Penso che ciò che conti di più sia lasciare delle emozioni – dice la regista Sasha Alessandra Carlesi -. E’ il regalo più grande che un regista possa fare allo spettatore. Sono contenta che questo film abbia visto la luce, perché rappresenta esattamente ciò che volevo fare e guardandolo mi emoziona. Spero faccia lo stesso effetto al pubblico“.
Alberto Leali