Intervista ad Andrea Dianetti, ex ragazzo di Amici, che dopo l’avventura in tv con Caterina Balivo a Detto Fatto, è impegnato in questi giorni a teatro con lo spettacolo Claustrofobia
Attore, regista, cantante, ballerino, conduttore televisivo e radiofonico: Andrea Dianetti da “Amici” di strada ne ha fatta e ha dimostrato di essere uno showman talentuoso e versatile. Dopo la felice esperienza televisiva su Rai 2 a Detto Fatto, lo troviamo in questi giorni al Teatro de’ Servi di Roma come protagonista dello spettacolo Claustrofobia di Gianni Quinto, al fianco di Gabriele Carbotti e Fabrizio D’Alessio, per la regia di Alberto Ferrari.
Andrea, raccontaci di Claustrofobia.
Il giovane direttore di una banca aspetta che un suo importante cliente finisca alcune operazioni nella camera blindata per chiudere l’agenzia. Ecco però che arriva un rapinatore armato a minacciarli. Ne accadranno delle belle. Si tratta di uno spettacolo diverso dal solito, dove una storia apparentemente semplice tirerà fuori aspetti dell’animo umano in cui ognuno può riconoscersi. Se si ride? Tanto. Promesso”.
Come vedi il teatro oggi e cosa ti sentiresti di consigliare a un giovane che vuole intraprendere questa strada?
“È dura, sono sincero, ci vuole pazienza e determinazione. Ma soprattutto pratica, TANTA!”.
Gli attori teatrali che prediligi o che maggiormente ammiri?
“Abbiamo grandi attori di teatro che meriterebbero molto più successo, ma sicuramente Proietti, De Sica e l’ormai compianto Albertazzi restano tra i miei preferiti”.
Nel tuo variegato percorso artistico hai alternato danza, canto, teatro, tv, cinema, conduzione di programmi… In quale di queste vesti ti senti più a tuo agio?
“Presentare, sicuramente è quello che più si allinea al mio gusto. Però parlo di una presentazione tendente al comico, all’intrattenimento”.
Da poco è iniziato il serale di Amici, un programma che ti ha dato giovanissimo grande visibilità. Che ricordi hai di quella esperienza?
“E’ stata un’esperienza importante che mai scorderò. Mi ha dato la possibilità di farmi conoscere dal pubblico e di misurarmici. Sicuramente una bella palestra”.
In questi giorni si parla spesso del caso Heather Parisi- Biondo. Qual è il tuo pensiero?
“Sinceramente trovo che sia particolarmente sopravvalutato come artista. E poi non comprendo come sia possibile che gli venga permesso di utilizzare l’auto-Tune anche per canzoni dove non serve un particolare effetto sulla voce. Come giustamente ha detto la signora Parisi, è come barare. Per quanto riguarda il discorso dei messaggi di odio nei confronti della signora Parisi da parte dei fan di Biondo, sono d’accordo con Maria dall’esonerare da tali avvenimenti il ragazzo, proprio perché lui è all’interno della scuola e non ha colpe. Mentre invece condanno pienamente l’atteggiamento di alcuni fan, che a volte confondono il tifare per qualcuno, con l’andare in battaglia”.
Roberto Puntato