Al via Interludio Valle, la riapertura parziale del Teatro tra la prima e seconda fase dei lavori. Il Teatro di Roma cura la programmazione, con mostre, creazioni site-specific, visite. Si parte il 7 aprile con “Tracce di memoria” e “Paladino”
Prende il via Interludio Valle, la riapertura parziale del Teatro tra la prima e seconda fase dei lavori con una programmazione di installazioni, incontri e molto altro dal 7 aprile.
Se nella programmazione della gestione commissariale una volta avviata la prima fase dei lavori necessari il teatro sarebbe dovuto restare chiuso fino alla conclusione degli interventi previsti nella seconda fase, l’Amministrazione capitolina tra la fase uno e la fase due dei lavori, “restituisce” il teatro ai cittadini che potranno visitarlo grazie al programma di attività creato su misura dal Teatro di Roma: un programma di eventi e visite speciali, mostre e creazioni site-specific in sala e nel foyer.
“Vorrei cogliere l’occasione di questa prima volta del Teatro Valle come teatro di Roma Capitale per ricordare che Roma è diventata responsabile della gestione del Valle solo dopo il perfezionamento dell’accordo firmato nel giugno 2016 tra la gestione commissariale e il MIBACT. Dimenticarsene conduce a non prendere atto che per mantenere in mano pubblica il Teatro Valle a fronte di un diverso orientamento dello Stato, Roma Capitale si è fatta carico di responsabilità ed oneri che solo in piccola parte le sono riconosciuti. Attribuire perciò alla città e alla sua amministrazione la responsabilità integrale di tutto ciò che è accaduto tra lo scioglimento dell’ETI nel 2011 e l’inverno 2016 non solo è immotivato ma soprattutto oscura l’impegno delle istituzioni romane e prima ancora dei suoi cittadini per conservare alla comunità questo luogo unico”, così la Sindaca di Roma Virginia Raggi.
“Il Valle è un luogo storico amato da cittadini e artisti. Restituirlo – seppur temporaneamente e per attività culturali diverse – alla città era un impegno preso che oggi onoriamo e che riflette la nostra volontà di riconoscere l’ulteriore valore simbolico che il Teatro Valle ha assunto grazie all’impegno civico che ne aveva impedito la privatizzazione quando l’Ente Teatrale Italiano venne disciolto. La Sovrintendenza Capitolina ha svolto e sta svolgendo un delicato lavoro per far tornare il Valle alla piena operatività, rispettandone insieme la straordinaria qualità architettonica e la storia con l’innesto degli impianti moderni oggi necessari. Aprire una finestra per vivere il Valle nei tempi “morti” dei procedimenti amministrativi necessari per il bando e l’aggiudicazione della gara d’appalto della seconda fase, per realizzare consistenti lavori di adeguamento di impianti e strutture alle più recenti disposizioni che regolano le attività di spettacolo aperto al pubblico, può apparire una banalità. Viceversa, sebbene sia una decisione di buon senso, non è affatto banale e nel caso particolare ha richiesto un lavoro certosino, non visibile ma indispensabile per ricostruire la storia degli interventi che si sono susseguiti per decenni e di cui lo Stato aveva in parte perso la documentazione e talvolta dedicarsi letteralmente ad una “caccia al tesoro” per rintracciare allacci e impianti di cui ogni documentazione era irreperibile” spiega il Vicesindaco con delega alla Crescita Culturale Luca Bergamo.
LA PROGRAMMAZIONE DEL TEATRO DI ROMA.
Il Teatro di Roma ha curato la programmazione che animerà gli spazi del Valle, con attività all’interno del foyer, rimesso in comunicazione con l’interno della sala (accesso precedentemente interrotto con l’inizio dei lavori), predisponendo il teatro ad ospitare e accogliere il programma di eventi di Interludio Valle.
Si tratta di un “palinsesto” di attività, diversificate per linguaggi e discipline, che non prevede lo svolgimento di spettacoli teatrali, ma naviga attraverso differenti espressioni artistiche ed esperienze innovative dedicate alla storia della sala settecentesca – da installazioni a visite speciali, da mostre a creazioni site-specific – che consentiranno di svolgere attività nel rispetto dei limiti imposti dalle attuali condizioni e caratteristiche storiche dello stabile. È dunque una riapertura temporanea per far rivivere, abitare e tenere aperto il Valle con l’obiettivo di preservare la forte relazione identitaria tra la città e questo suo teatro.
Apertura sabato 7 aprile con l’inaugurazione di due mostre: la prima dedicata alla memoria del Teatro Valle, TRACCE DI MEMORIA – Il Teatro Valle riparte dal suo passato, una ricostruzione storica, tra cimeli, arredi e oggetti (ampliata e arricchita nel corso dei mesi di apertura), che sarà installata nel foyer, da cui entrerà il pubblico, il quale dopo essersi immerso nell’atmosfera del passato, potrà accedere alla sala e visitare la seconda mostra PALADINO AL TEATRO VALLE: 19 DRAMMATURGHI E UN SIPARIO IN SCENA, da un’idea del direttore Antonio Calbi, creazioni del maestro Mimmo Paladino.
L’esposizione prevede l’installazione del grande SIPARIO DI ATTESA (lungo 14 metri), realizzato per il Teatro Argentina nel 2009, ora collocato in palcoscenico, e l’installazione di 19 DRAMMATURGHI, opere-ritratto (di cui 8 realizzate appositamente dall’artista per l’occasione) che si “affacceranno” da altrettanti palchetti del secondo ordine a raffigurare i drammaturghi che hanno fatto grande la storia del teatro: Antonin Artaud, Samuel Beckett, Carmelo Bene, Bertolt Brecht, Eduardo De Filippo, Eschilo, Euripide, Dario Fo, Carlo Goldoni, Sarah Kane, Tadeusz Kantor, Henrik Ibsen, Eugène Ionesco, Vladimir Majakovskij, Molière, Luigi Pirandello, William Shakespeare, Sofocle, August Strindberg.
Una colonna sonora, composta di brani di interpretazioni delle pièce degli autori ritratti e brani di interviste agli stessi, completa questa “opera totale” che miscela spazio architettonico, arte visiva e ascolto. Così, l’arte entra in scena a testimonianza del valore culturale che il Teatro Valle ha svolto e continua a rappresentare per la città.
Il programma di eventi prosegue da maggio a luglio con la mostra-installazione SEI PERSONAGGI, sei sculture scelte dalla Collezione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, una delle più importanti collezioni d’arte contemporanea internazionale presente in Italia. Un progetto espositivo site-specific per il Valle che offre al pubblico la possibilità di avvicinarsi a sei opere di artisti internazionali.
Proprio perché parte di un percorso di rinascita, la mostra riavvolge il nastro del tempo traendo ispirazione da uno dei momenti più simbolici della vicenda del Teatro Valle: la prima rappresentazione di “Sei personaggi in cerca di autore” di Luigi Pirandello, che proprio qui ebbe il suo movimentato debutto il 9 maggio 1921. Le sei sculture – riproducono sei corpi, alcuni con forme e dimensioni a scala reale, umana, altri rinviando a frammenti e sagome – saranno installate sul palcoscenico formando un gruppo di personaggi-presenze che portano in scena la ricerca, il linguaggio e la poetica dei loro autori. Così, l’immobile parata dei Sei personaggi non è una semplice illustrazione della commedia ma si consegna all’immaginazione del pubblico come una scena silenziosa da osservare dalla platea.
Si riparte da settembre a ottobre con l’omaggio al genio e all’arte di Paolo Poli attraverso la mostra multimediale a cura di Andrea Farri e Rodolfo di Giammarco, un percorso lungo i sessant’anni di carriera dell’artista testimoniato da video, bozzetti, scenografie, foto, audio in loop e 568 aggettivi con cui è stato descritto (da “acrobatico” a “zitellesco”). Una mostra-album per consentire ai visitatori di sfogliare le pagine della vita dell’amato Poli con 40 monitor allestiti in sala, uno per ogni spettacolo che ha realizzato (dal 1950 al 2014), in un percorso che copre 64 anni di attività teatrale; le scenografie realizzate da Lele Luzzati saranno collocate sul palcoscenico; i costumi di Santuzza Calì invece saranno installati in alcuni palchi di primo ordine; infine nel foyer il pubblico potrà leggere su un video wall gli aggettivi con cui la stampa ha descritto l’artista.
Inoltre, per l’intero periodo di apertura nel foyer si avvicenderanno: il ciclo di conferenze Gli anni perduti del Teatro Valle, a cura di Nicola Fano, incontri-spettacolo dedicati alle storie delle grandi attrici che hanno recitato e abitato il Valle; “visite guidate” per conoscere memoria e storia del Teatro e dei suoi luoghi più segreti grazie alle voci di giovani attori della Suola del Teatro di Roma che interpreteranno i grandi che ne hanno attraversato la storia; un nuovo progetto di formazione dell’Associazione Europa InCanto per avvicinare giovani, scuola e famiglie alla musica lirica; diversi incontri del Festival multidisciplinare Dominio Pubblico, dedicato alla creatività under 25, con meeting, attività laboratoriali e incursione di artisti; presentazioni di libri e laboratori della Scuola di Teatro e Perfezionamento professionale del Teatro di Roma.
Inoltre, Biblioteche di Roma, istituzione presieduta da Paolo Fallai, contribuirà al palinsesto di appuntamenti con un programma di letture, incontri, workshop e presentazioni di libri. Infine, il foyer del Teatro Valle ospiterà anche le iniziative dell’Università Tor Vergata di Roma e dell’Istituto Pasteur Italia inserite nel programma della manifestazione scientifica di Roma Capitale Eureka Roma 2018.
L’ingresso al Teatro Valle è libero con apertura giovedì, venerdì, sabato dalle ore 17 alle ore 20, e domenica dalle ore 11 alle ore 18.
Il programma verrà aggiornato su www.teatrodiroma.net
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