A due anni dalla morte del grande cantautore napoletano, arriva nei cinema per tre date, 20, 21 e 22 marzo, e in circa 300 copie, il commosso e ricchissimo documentario ‘Pino Daniele- Il tempo resterà’ del regista Giorgio Verdelli, una produzione Sudovest e Rai Cinema, distribuita da Nexo Digital.
Presentato ieri mattina alla Casa del Cinema di Roma alla presenza, oltre che del regista, di alcuni dei più cari amici di Pino che hanno partecipato al film, il documentario è un vero tuffo al cuore per tutti i fan dell’artista, per cui non mancheranno di certo le sorprese. Si tratta infatti di prodotto cinematografico di grande pregio, in quanto, attraverso una straordinaria mole di immagini, testimonianze e performance live, molte delle quali inedite o pochissimo note, ricostruisce, senza linearità, il prodigioso percorso di un artista innovativo, coraggioso, rivoluzionario. Il regista Verdelli, che Pino lo ha conosciuto approfonditamente, ha selezionato il materiale con grandi intelligenza e abilità, evitando volutamente il troppo noto (niente ‘O Scarrafone, ad esempio, ma piuttosto le performance di Maggio se ne va o Apocondria), ma lasciandosi, e lasciandoci, guidare dalle canzoni, dalle emozioni e dai sentimenti. Riesce così a cogliere l’anima di un artista straordinario, che ha inventato un suono, quello della sua Napoli, e che ha inventato un linguaggio, un sorprendente contagio di ‘alto’ e ‘basso’. Ottimo il lavoro sul suono e sul montaggio; ricchissimo il repertorio di interventi, da Jovanotti a Ezio Bosso, da Peppe Servillo a Giuliano Sangiorgi, da Enzo Gragnaniello a Massimo Ranieri.
In sala erano presenti gli attori Claudio Amendola, voce narrante del film, ed Enzo Decaro e i musicisti Joe Amoruso, Tullio De Piscopo, Tony Esposito e James Senese, fondamentali nella carriera di Pino e in generale in un periodo di grande fulgore per la musica napoletana. Il film è un viaggio: un viaggio a bordo del Vaimò (come il tour dell’artista nell’81), l’autobus che ci conduce nei luoghi della Napoli di Pino e che riflette la sua idea di musica in perenne movimento, ma soprattutto un viaggio attraverso la musica, quella musica innovativa e inimitabile, spavalda e non omologata, nata in una città in fermento e finalmente vittoriosa. Quel latin blues costruito su sonorità tipicamente mediterranee e fonte di straordinaria empatia, come dimostrano le ancora oggi stupefacenti immagini del grande concerto in Piazza del Plebiscito dell’81 di fronte a 200000 persone, molte delle quali in lacrime. Ma altrettanto emozionanti sono le immagini del concerto alle Terme di Caracalla, di quello meno noto di Pescara dell’80, gli scatti divertenti con Eric Clapton o le bellissime scene di Pino e Massimo Troisi durante la gestazione di ‘Quando’.
Il film sarà presentato in anteprima al Teatro San Carlo di Napoli il 19 marzo, giorno del compleanno di Pino, con il supporto della Regione Campania.
Alberto Leali