Scritto e diretto da Graziano Diana e Giancarlo De Cataldo e tratto dal libro di Giancarlo De Cataldo, Pertini – Il combattente ripercorre le tappe più significative della vita del Presidente più amato dagli italiani, in carica dal 1978 al 1985.
Un “film documento” gustosamente pop ed anticonvenzionale, che si imbarca nella non facile impresa di raccontare la statura e la complessità di uomo che ha attraversato il Novecento e le sue più grandi contraddizioni: due guerre mondiali, il fascismo e l’antifascismo, il boom economico, il terrorismo, le nuove speranze economiche e sociali della prima metà degli anni ’80.
Il merito principale di Diana e De Cataldo è proprio l’aver saputo andare oltre il classico documentario biografico, grazie soprattutto all’uso inedito del materiale a disposizione.
Il film mescola, infatti, in modo dinamico e accattivante, videointerviste, testimonianze (Giorgio Napolitano, Dino Zoff, Gad Lerner, Ricky Tognazzi, Emma Bonino, Antonello Venditti, Eugenio Scalfaro e tanti altri), fiction (Il giovane Pertini, con un giovane Maurizio Crozza), animazioni tratte dalla graphic novel di Manuelle Mureddu e dalle vignette di Andrea Pazienza, interviste a giovani ragazzi, spezzoni di repertorio Rai e soprattutto le musiche originali di Pasquale Catalano e brani di artisti di genere ed epoche diversi che celebrano Pertini (‘Babbo Rock’ degli Skiantos, ‘L’estate di John Wayne’ di Raphael Gualazzi, ‘Sotto la pioggia’ di Venditti, ‘Pertini Dance’ di S.C.O.R.T.A., ‘L’italiano’ di Toto Cutugno, ‘Caro Presidente’ di Daniele Shook…).
Il risultato è un viaggio vivace e coinvolgente alla scoperta di un grande politico e di un grande uomo, che fa riflettere, con non poca amarezza, sulla pochezza, non solo politica, del nostro oggi.
Di Pertini, gli autori si concentrano sui molteplici aspetti caratteriali, realizzando un ritratto vivo e policromo, che non esita a metterne in luce anche le asperità e le contraddizioni (una su tutte, il populismo).
E’ indubbio, però, che ad emergere in modo imponente sono la dirittura morale, l’intransigenza, la passione e l’affidabilità di una figura che, in una società come la nostra, che tende troppo facilmente a dimenticare, si ha l’obbligo di riscoprire e di diffondere alle nuove generazioni.
Roberto Puntato