Torna lo psicanalista Giovanni Mari nella terza e ultima stagione della serie Sky, In Treatment, presentata alla stampa questa mattina presso le Officine Farneto di Roma.
Tornato a Roma dopo una lunga pausa in barca nella speranza di risolvere i nodi irrisolti della sua vita, Mari non riesce purtroppo ad arginare i suoi disagi, accresciuti dal fatto di temere, a torto, di essere ammalato di Parkinson. È spinto così a recarsi da una nuova psicoterapeuta, la diligente, controllata e dolce Adele, che lo accompagnerà alla ricerca di una nuova consapevolezza dei suoi bisogni più profondi.
Nel frattempo non mancano le sfide dello psicoterapeuta con i suoi nuovi pazienti, che rischiano di mettere in discussione le convinzioni e le pratiche della sua attività: troviamo così la famosa attrice Rita, sorella di una ex paziente di Mari che sta morendo a causa di un tumore, il problematico e aggressivo adolescente omosessuale Luca, la bella trentenne Bianca, appartenente al ceto popolare, che soffre di gravi attacchi di claustrofobia e vive un rapporto controverso col marito, e infine il metodico Padre Riccardo, un giovane e brillante sacerdote che vive un periodo di profonda angoscia a causa di un nuovo incarico affidatogli.
A interpretare questi intensi personaggi, oltre all’ormai veterano Sergio Castellitto nel ruolo di Mari, ci sono Giovanna Mezzogiorno (Adele), Margherita Buy (Rita), Brenno Placido (Luca), Giulia Michelini (Bianca) e Domenico Diele (Padre Riccardo).
Alla conferenza con la stampa, che ha fatto seguito alla proiezione del primo episodio della nuova serie, che conferma la raffinatezza dello stile e della scrittura delle prime due, hanno partecipato, oltre al cast, il regista Saverio Costanzo, l’attore/regista Edoardo Gabbriellini, che affianca Costanzo nella regia di alcuni episodi, e il creatore della serie originale israeliana Hagai Levi. ‘Far parte di In Treatment richiede un lavoro molto duro’, afferma il regista Costanzo, ‘soprattutto per gli attori, che, oltre al difficile compito di mantenersi concentrati anche per 30 minuti di fila, devono quasi autodirigersi, lavorando sul dettaglio, quasi in presa diretta’.
‘In Treatment è per me una coreografia perfettamente impostata, a cui ho cercato di aderire il più fedelmente possibile’, afferma invece il nuovo arrivato Edoardo Gabbriellini; mentre il Vice presidente di Sky per Cinema e Intrattenimento, Andrea Scrosati, sottolinea come In Treatment è sempre stato vissuto come una dichiarazione d’amore per la scrittura, grazie ad una sceneggiatura firmata dai migliori autori italiani in circolazione, che hanno a loro volta adattato lo splendido lavoro di Hagai Levi. E anche il pubblico ha gradito un prodotto di enorme qualità, perfettamente aperto a una visione non lineare, premiando le prime due serie con un numero altissimo di visualizzazioni on demand. Una serie che avrebbe potuto proseguire all’infinito, ma che si sceglie di concludere con questa terza serie perché sarebbe un errore distruggere il valore unico che è alla base di una idea vincente e perché, soprattutto, non bisogna trattare gli spettatori come degli imbecilli che gradiscono a prescindere un prodotto che fino ad allora hanno amato.
Quest’anno, inoltre, tutti i 35 episodi di In Treatment saranno disponibili, in occasione del debutto del 25 marzo, a tutti i clienti Sky con il pacchetto Box Sets. Mentre per tutti gli altri la serie andrà in onda su Sky Atlantic HD, Sky Cinema Uno HD e Sky On Demand ogni sabato con 5 nuovi episodi in esclusiva. Ogni singolo episodio sarà trasmesso anche dal lunedì al venerdì su Sky Atlantic HD alle 19,40 e su Sky Cinema Cult HD alle 20,30. Hagai Levi afferma, anche in occasione di questa conferenza, che l’adattamento italiano del suo ‘Be Tipul’ è il migliore mai realizzato e che prova grande ammirazione per una serie che è riuscita in Italia a giungere alla terza stagione e a trasformare gli archetipi dell’originale in qualcosa di così vicino al contesto locale.
Il protagonista Castellitto e i nuovi arrivati Giulia Michelini, Brenno Placido e Domenico Diele esaltano anch’essi la forza della scrittura di In Treatment, grazie alla quale anche le interpretazioni degli attori acquisiscono un calore e una intensità notevoli. Castellitto afferma, inoltre, come per lui recitare sia un gesto psichico e confessionale e che questo rende il suo rapporto col personaggio di Mari ancora più personale ed appagante.
Alberto Leali