Alla Mostra del Cinema di Venezia il film ha riscosso grande successo raccondo il potere salvifico delle fiabe
Alla Mostra del Cinema di Venezia ha presentato il film Il Giardino delle Fate di cui è stata regista ma anche protagonista.
Isabelle Adriani ha riscosso un grandissimo successo portando sullo schermo una storia intensa e struggente che dimostra quanto le fiabe possano avere un potere salvifico.
Un cast formato da giovanissimi che fanno parte dell’Academy che porta il nome della Adriani. In questa intervista, oltre a parlare di questo importante progetto, Isabelle ci ha svelato quali saranno i suoi prossimi obiettivi.
Isabelle, lo scorso mese eri a Venezia a presentare il tuo film Il Giardino delle Fate. Che emozione hai provato?
Immensa perché questa volta, oltre a venire come attrice e scrittrice sono stata a Venezia come Regista e presidente dell’Academy che porta il mio nome, dunque meravigliosa anche perché unita a quella dei miei allievi. C’era un’energia bellissima e speciale.
Com’è nata l’idea per il film?
Ho vissuto un’infanzia particolare, ho viaggiato sempre tantissimo e mi sono resa conto che la cosa che muove il mondo è l’Amore, nel bene e nel male, lo sottovalutiamo sempre, ma è ancora cosi…quando perdiamo qualcuno che amiamo, che sia un genitore, un marito o un amico, nulla ci sembra più possibile e perdiamo la cosiddetta’ gioia di vivere allora ho deciso di raccontare una storia nella quale due bambini orfani ritrovano la voglia di vivere grazie alle cose belle della vita: l’amicizia, l’arte, il linguaggio universale della Musica, un pizzico di Magia…e naturalmente l’amore, che per fortuna, muove ancora le montagne!
Com’è stato lavorare con questi giovani talenti? Hai incontrato difficoltà a dirigerli?
Interessante, è stato come dirigere me da ragazzina, ai primi passi, la mia Academy non ha limiti di età, credo che il talento non abbia età, anzi spesso li nascondiamo per volontà o necessità e non abbiamo la possibilità di esprimerli, dunque ora ho la possibilità di insegnare e di confrontami con almeno tre generazioni diverse e questo è straordinario. Sono soprattutto felice di offrire a questi ragazzi la possibilità di recitare in un vero Film senza scendere a compromessi. Scelgo i protagonisti dei miei film fra gli allievi della mia Academy attraverso casting basati sul talento, la voglia di imparare, l’entusiasmo e l’amore per il cinema.
E’ vero che per insegnare a recitare ti se avvalsa di un metodo speciale? In cosa consiste?
Verissimo, ho inventato un mio metodo speciale, proprio perché mi rapporto con classi e gruppi diversi, ho pensato ad un linguaggio universale come quello della Musica e cioè le fiabe che fanno ancora parte del nostro immaginario collettivo, ed ho inventato un metodo basato sugli archetipi fiabeschi, per arrivare con più facilità all’immedesimazione nel personaggio che ogni attore deve fare, naturalmente ci sono molti metodi, come diceva molto prima e meglio di me, il grande Strasberg: ‘non so davvero se il mio sia buono, ma provatelo…’.
Il film ha ricevuto tantissimi applausi in sala. Ti saresti mai aspettata questo riscontro?
Ma sai, nessuno possieda la verità in tasca e gli applausi sono stati una bella conferma anche perché’ ho scritto, diretto questo Film da zero e io e Gaetano Romano, il mio First AD abbiamo lavorato giorno e notte anche per l’editing fino all’ultimo minuto, in più ho inventato lo script in itinere studiando i miei allievi e alla fine hanno recitato nel film, oltre 80 persone, dunque ho dovuto inventare ed incastrare i ruoli, in modo che calzassero a pennello su ognuno dei miei allievi e sulle guest star, è stata una grande sfida, di fantasia, creatività e professionalità, ma nulla è scontato e gli applausi sono una cosa meravigliosa per la quale sono grata e diventano importanti spinte per i progetti futuri.
Il momento più emozionante della tua carriera?
Incontrare George Clooney sul red carpet e sul set per The American, interpretare una spia in Infidel con Jim Caviezel in Giordania e guidare un elicottero, scherzare con Checco Zalone sul set di Che Bella Giornata nella bella Puglia e con Enrico Brignano a Cuba per Faccio un salto all’Havana, il mio primo bacio sul set a Luca Argentero, insomma ce ne sono tanti, vorrei citarli tutti, ma staremmo ancora qui domani.
Hai un sogno nel cassetto?
Un sogno che sta per diventare realtà è quello di raccontare al mondo attraverso il cinema tutte le verità nascoste dietro alle Fiabe, che sono state oggetto di studio per oltre 20 anni della mia vita prima e dopo la Laurea in Storia, pensa che mi sono laureata con una tesi dal Titolo: Il DNA della fiaba, ho poi scritto decine di libri sull’argomento, sia in italiano che in inglese, sono storie vere che danno forza, grandi insegnamenti e speranza. Credo debbano essere raccontate, anche come strumenti di Pace. Fiabe e cinema…sono la mia Vita e spero che aiutino tanti altri a superare momenti difficili e traumi, questo è quello che abbiamo cercato di fare con Il Giardino delle Fate, ecco un sogno realizzato.
Roberto Puntato