Nel cast Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Laura Morante, Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni e Anna Ferraioli Ravel. Al cinema dal 7 marzo
Arriva al cinema dal 7 marzo, “UN ALTRO FERRAGOSTO”, il nuovo film di Paolo Virzì, prodotto da Lotus Production, una società Leone Film Group con Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution.
Seguito dell’acclamato Ferie d’Agosto del 1996, film cult che valse a Paolo Virzì il David di Donatello come Miglior Film, UN ALTRO FERRAGOSTO vede il ritorno a Ventotene delle due famiglie di villeggianti, i Molino e i Mazzalupi.
“Riunire la gloriosa banda degli interpreti, mescolandola ai nuovi formidabili ingressi, mi elettrizza” aveva dichiarato Paolo Virzì poco prima di iniziare a dirigere un cast stellare composto da Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Laura Morante, Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni, Anna Ferraioli Ravel, con la partecipazione di Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Paola Tiziana Cruciani, Agnese Claisse.
E che vede tra gli altri interpreti: Gigio Alberti, Claudia Della Seta, Lorenzo Fantastichini, Liliana Fiorelli, Raffaella Lebboroni, Milena Mancini, Maria Laura Rondanini, Ema Stokholma, Lele Vannoli, Silvio Vannucci.
Sinossi
In una sera d’agosto del 1996, nella casa di Ventotene dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze, la sua compagna Cecilia gli rivelò di essere incinta. Oggi Altiero Molino è un ventiseienne imprenditore digitale e torna a Ventotene col marito fotomodello per radunare i vecchi amici intorno al padre malandato e regalargli un’ultima vacanza. Non si aspettava di trovare l’isola in fermento per il matrimonio di Sabry Mazzalupi col suo fidanzato Cesare: la ragazzina goffa figlia del bottegaio romano Ruggero, è diventata una celebrità del web e le sue nozze sono un evento mondano che attira i media e anche misteriosi emissari del nuovo potere politico. Due tribù di villeggianti, due Italie apparentemente inconciliabili, destinate ad incontrarsi di nuovo a Ferragosto, per una sfida stavolta definitiva.
Recensione a cura di Ilaria Berlingeri
Se guardiamo ai sequel sempre con un certo sospetto, specie se riguardano film che hanno segnato profondamente il nostro immaginario, a volte è anche bello ricredersi. Perché il ritorno a Ventotene di Paolo Virzì è una commedia umana riuscitissima, alla stregua di quelle più apprezzate del regista toscano.
Un altro ferragosto è un sequel che rispetta e non tradisce Ferie d’agosto, semmai lo evolve, lo sviluppa, lo aggiorna.
Così, i Molino e i Mazzalupi si scontrano stavolta in un’epoca oscura e disillusa, carica di rabbia e di rimorsi. In un’Italia che non c’è più, e che forse non c’è mai stata davvero; che non è più capace di sognare, e che anzi esprime solo ferocia.
Gli echi della commedia all’italiana si sentono tutti e Virzì, lo sappiamo, in questo è un maestro. Qui si ride molto e amaro, perché lo sguardo di Virzì sul presente e sul futuro non è mai stato così lucido e crudele. E come potrebbe essere altrimenti, visto che viviamo in un oggi che ha perso la memoria, in cui esplodono di nuovo le guerre, in cui le democrazie sembrano in pericolo e in cui la politica non fa più politica, giocando con gli slogan e azzerando le coscienze?
Un altro ferragosto è un film figlio del nostro tempo che racconta il passare del tempo; ma anche la vita con i suoi lutti e le sue nascite, le speranze e le delusioni, le ambizioni e le insoddisfazioni, gli amori che sbocciano e quelli che finiscono. Un film che non ha paura di affrontare temi cupi, da cui di solito la nostra commedia rifugge, come la vecchiaia e la morte, ma anche la politica e i suoi cambiamenti in questi ultimi 30 anni.
Inutile dire che il cast, tra conferme storiche e gradite new entry, è straordinario, supportato da un disegno dei personaggi accurato ed efficace. E poi c’è l’estate, con quel vuoto di impegni che ti costringe a prender fiato, a specchiarti, a guardarti dentro.